Taping Neuro-muscolare

 

Il metodo di "bendaggio neuro-muscolare" (puoi vedere le mie applicazioni e i video cliccando qui)

è una tecnica basata sul processo di guarigione naturale e sviluppa la sua efficacia attraverso l’attivazione dei sistemi neurologico e circolatorio dell'atleta. Questo metodo proviene dalla scienza kinesiologica. Ai muscoli non viene attribuito solo il compito di muovere il corpo, ma anche il controllo della circolazione dei fluidi venosi e linfatici, della temperatura corporea etc.

In che modo solitamente vengono danneggiati i muscoli?  

I muscoli si estendono e si contraggono in continuazione entro certi limiti, ma quando tali limiti vengono superati, i muscoli messi sotto stress, possono infiammarsi. Quando un muscolo è infiammato, gonfio o rigido perché affaticato, lo spazio tra pelle e muscolo appare "compresso" e il risultato è una limitazione alla circolazione del fluido linfatico. Questa compressione comporta inoltre una pressione sui recettori del dolore sottostanti la pelle, che in risposta comunicano segnali di disagio al cervello e l'atleta avverte dolore. Questo tipo di dolore è definito "mialgia" o più semplicemente "dolore muscolare".

Il cerotto elastico normalmente utilizzato per gli atleti ha come scopo la limitazione o il controllo del movimento articolare e dei muscoli. Per questo si applicano vari strati di cerotto attorno o sulla zona da trattare, esercitando anche una pressione elevata; si può provocare così una ostruzione della circolazione dei fluidi corporei: un effetto collaterale certamente indesiderato. Questa è anche una delle ragioni per cui il cerotto agli atleti viene normalmente applicato all’inizio dell’attività sportiva e rimosso non appena l’attività è terminata.

Invece la filosofia del "bendaggio neuro-muscolare" è totalmente differente, perché si propone di permettere totale libertà di movimento in modo da consentire al sistema muscolare di guarire quasi da solo, bio-meccanicamente. Per assicurare la libertà di movimento si usa un nastro avente un’elasticità del 40% rispetto alla lunghezza originale: questa particolarità consente di non far estendere i muscoli oltre i limiti consentiti. All’apparenza potrebbe sembrare un bendaggio elastico convenzionale, in verità non è semplicemente una tecnica di “tape”, ma un nuovo approccio al trattamento dei disordini muscolari, utile alla riduzione del linfoedema partendo dallo stato di salute generale dell’individuo.

Le indicazioni del "bendaggio neuro-muscolare"  includono il trattamento di danni muscolari da sport, dell'edema e la gestione del dolore; il suo uso è molto diffuso in Asia ed in America, utilizzato anche durante i Giochi Olimpici di Atene 2004 da molti atleti di alto livello.

Per molti può sostanzialmente ridurre il tempo di recupero e aumentare i livelli di forma fisica. Questo bendaggio permette all’individuo di ricevere i benefici terapeutici 24 ore al giorno e per più giorni.

Si utilizza in riabilitazione, anche in combinazione con altri metodi e terapie (crioterapia, idroterapia, elettrostimolazione etc.).

I muscoli sollecitati e contratti eccessivamente si infiammano. Quando un muscolo è "edematoso", lo spazio tra la pelle e il muscolo è ridotto, "compresso", limita il  flusso del fluido linfatico e applica una pressione sui recettori del dolore sotto la pelle. Questo causa "segnali di disagio" che provocano il dolore e di conseguenza la riduzione del movimento.

Come funziona: riduce il dolore e facilita il drenaggio linfatico tramite il sollevamento della pelle.

 

 

La superficie corporea coperta dal taping, forma convoluzioni nella pelle che aumentano lo spazio interstiziale. Il risultato è una riduzione della pressione e dell’irritazione sui recettori della pelle. Successivamente e lentamente la riduzione della pressione permette al sistema linfatico di drenare liberamente.

 Le applicazioni del bendaggio possono aiutare a ridurre l’infiammazione, la fatica muscolare, ridurre il dolore, aumentare la ROM, correggere la postura, ridurre la possibilità di infortuni, permette al sistema muscolare di aiutare il corpo ad "auto guarirsi" biomeccanicamente.
Stirare la pelle e i muscoli prima di applicare il nastro, è essenziale per ottenere l’effetto di "convoluzione" che avviene quando sulla pelle il tape è applicato in posizione corretta.

Appena il corpo si muove, il tape funziona come una pompa, stimolando continuamente la circolazione linfatica. Quando la tecnica riduce la pressione locale sui recettori del dolore, il dolore muscolare si dovrebbe ridurre.

        

La filosofia di questo metodo è in perfetta sintonia con l’idea che una "funzione costituisce l’organo". Il corpo umano mantiene un equilibrio interno (omeostasi) attraverso la funzione di auto-regolazione e auto-rimodellamento presente nel codice genetico dell’essere umano.

L’applicazione precisa del tape è essenziale per drenare il fluido linfatico in una particolare direzione.

 

 

Il tape si applica con vari gradi di tensione che dipendono dall’effetto terapeutico desiderato dal fisioterapista.

Il tape utilizzato raramente provoca irritazioni cutanee poiché non contiene lattice e la sua speciale struttura ondulata aerata permette la traspirazione.

Funzioni base del bendaggio neuro-muscolare:

a) Funzione sensitiva:

Diminuzione della pressione sui recettori chimici (riduce l’infiammazione).

Stimolazione dei recettori meccanici.

Teoria del controllo del "cancelletto".

b) Funzione muscolare:

Ripristino della giusta tensione muscolare.

Riduzione della fatica muscolare.

Aumento la contrazione muscolare in un muscolo debole.

Riduzione dell’eccessiva distensione di un muscolo.

Riduzione dei crampi e di possibili incidenti.

Rieducazione dei muscoli.

c) Funzione linfatica:

Aumento della circolazione linfatica e sanguigna.

Riduzione dell’eccesso di calore nel tessuto.

Apertura del drenaggio linfatico sotto la pelle (aiuta ad eliminare edema e/o emorragia tra la pelle ed il muscolo).

Riduzione dell’infiammazione.

Riduzione del dolore di muscoli ed articolazioni.

d) Funzione articolare:

Normalizzazione del tono muscolare e della fascia.

"Aggiustamento" della dislocazione di un’articolazione causata da accorciamenti muscolari o spasmi (tensione muscolare anormale).

Aumento del ROM (ampiezza di movimento).

Riduzione del dolore.

 

 

Ad esempio, nel caso di una contrattura paravertebrale si applica il tape bilateralmente a livello dei paravertebrali, con il paziente in posizione prona sul lettino, senza "stretch" del nastro, ma stirando solamente la pelle. In questo modo si ottiene un effetto di decontrazione della muscolatura, con riduzione del dolore e drenaggio locale che permette la rottura della catena: angiospasmo paravertebrale, iperattività gamma efferente, ipersimpaticotonia locale e dolore.

 

Proprietà del nastro da me utilizzato:

100% cotone e senza latex.

Elasticità sopra il 30-40% della sua lunghezza.

Permette alla pelle di traspirare.

Privo di farmaci.

Adesivo acrilico attivato tramite calore.

Leggerezza e spessore simile alla pelle.

Facilmente tollerabile.

Ipoallergico.

Permette l’aumento del ROM e non lo limita come nel caso del tape convenzionale.

Può essere indossato per più giorni (3–4) lasciando poi libero l'atleta per un giorno prima di riapplicarlo.

Può essere standard o impermeabile (versione speciale).

 

Anche su atleti di altissimo livello questo nastro è stato utile per far fronte a problematiche:

a) muscolare

- stiramenti

- fasciti ( plantari, tibiale anteriore )

- risentimenti da sovraccarico (adduttori, retto femorale, flessori femorali, gemelli, tibiale anteriore e posteriore, quadrato dei lombi)

- lombalgie

- cervicalgie.

b) tendineo

- patologie inserzionali

- tendinite (t. d’achille, t. flessore lungo dell’alluce).

c) articolare

- problemi cartilaginei

- sovraccarico dei menischi.

d) legamentoso

- collaterali mediale e laterale.

e) borsiti

- malleoli, sovrarotulea e sottorotulea.